lunedì 22 dicembre 2014

Resta sempre qui - Gayle Forman

Trama
Sono passati tre anni dall'incidente che ha cambiato per sempre la vita di Mia e Adam e che li ha separati.
Solo la musica ha ricucito lo strappo che si è aperto nelle loro esistenze. Mia è un astro nascente della musica classica. Adam è una rockstar, inseguita e acclamata dai fan di tutto il mondo.
I loro occhi tornano a incrociarsi per caso una sera a New York, durante un concerto di Mia alla Carnegie Hall. Mia, l'unico volto che Adam abbia mai cercato in quelli delle sue fan, e nei suoi ricordi. La musica fa vibrare il passato, risveglia emozioni perdute, colma i vuoti nel cuore di Adam.
Quando le loro dita tornano a sfiorarsi, tutte le inquietudini si placano: l'alba svelerà a entrambi che la promessa che Adam ha fatto a Mia - il suo segreto, la sua vergogna - in realtà è la loro unica salvezza.


Commento personale
Avevamo lasciato la storia decisamente aperta con il precedente volume, "Resta anche domani". Mia ha perso entrambi i genitori in un incidente d'auto ed è in coma. Il suo ragazzo, Adam, è accanto a lei e le chiede disperatamente di svegliarsi. Le promette che la aiuterà. Ma le promette anche che se lei resterà, se aprirà gli occhi sarà pronto a tutto, perfino a lasciarla andare, pur di vederla felice.
E Mia apre gli occhi. L'amore che prova per la vita la fa lottare. Vuole vincere. Vuole fare ancora tante cose nonostante il vuoto che si porterà dentro sempre per la perdita della sua famiglia.
Il libro inizia tre anni dopo l'incidente. Mia e Adam si sono separati ma non sappiamo perchè. Adam è un musicista famoso, è diventato ciò che sognava ma la realtà non è dorata come sembra ai suoi fan. Adam non riesce più a vivere, ha perso la forza di fare qualcosa più che esistere. Non riesce a stare vicino ai membri della band, i suoi migliori amici, ha una fidanzata bellissima che non ama come vorrebbe ma soprattutto, la passione viscerale che lo legava alla musica non è più la stessa.
Ancora pensa a Mia. Non riesce a farne a meno.
Mia è andata alla Juliard. Ha smesso di rispondere alle sue chiamate nonostante le cose dopo l'incidente fra loro fossero tornate quasi quelle di un tempo. E' solo sparita. E' finita, senza il bisogno che i due si parlassero. Ma per Adam non è finita davvero. Nella sua mente ancora si vede legato alla ragazza che ha amato.
Mia ha realizzato il suo sogno. E' una grande musicista. L'incidente le aveva dato qualche problema fisico ma ha stretto i denti e si è impegnata, ha scelto la sua strada. Voleva diventare ciò che è.
Una sera i due si rincontrano ed è impossibile non ripercorrere la loro storia. Impossibile non porsi tutte le domande mai fatte. Impossibile salutarsi senza percorrere tutta la città e tutto l'amore che hanno dentro.
Adam vuole sapere perchè Mia se ne è andata, perchè l'ha distrutto. Perchè Adam non sa che Mia ha sentito la sua promessa. Mia ha scelto di rincominciare e lui aveva detto che glielo avrebbe lasciato fare...


Sono rimasta letteralmente incollata alle pagine. Mi si era formato un nodo allo stomaco. Ero con Adam mentre fumava, mentre ascoltava Mia suonare. Ero con Adam mentre si sbronzava e sentiva il peso del mondo cadergli addosso. La Forman si è superata. Sapevo che fosse brava, avevo trovato piacevoli i suoi precedenti romanzi, in particolare il primo libro su Mia e Adam, ma questo, per me, è stato tutta un'altra cosa. Ha creato Adam, lo si può toccare attraverso le pagine. Si prova ciò che prova lui. E il finale dimostra esattamente come la vita possa stupirti sempre.


Tutte le mattine mi sveglio e mi dico: è solo un altro giorno, altre ventiquattro ore da far passare. Non so più né quando né perché ho cominciato a farmi questo discorsetto di incoraggiamento quotidiano. Sembra uno di quei mantra da ripetere dodici volte; e comunque non faccio parte di nessun gruppo di Anonimi Qualcosa, anche se, a leggere certe cretinate che scrivono sul mio conto, verrebbe da credere il contrario. Vivo una vita per cui altri sarebbero disposti a vendersi un rene, anche solo per provarne qualche ora. Eppure sento il bisogno costante di ricordare a me stesso che il giorno è transitorio, di
rassicurarmi che, se ieri è passato, passerà anche oggi.


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