sabato 28 settembre 2013

Il rumore dei tuoi passi

Valentina D'Urbano
E' nata nel 1985 a Roma dove vive e lavora come illustratrice per l'infanzia. Questo è il suo primo romanzo.

Trama
In un luogo fatto di polvere, dove ogni cosa ha un soprannome, dove il quartiere in cui sono nati e cresciuti è chiamato "la Fortezza", Beatrice e Alfredo sono per tutti "i gemelli". I due però non hanno in comune il sangue, ma qualcosa di più profondo. A legarli è un'amicizia ruvida come l'intonaco sbrecciato dei palazzi in cui abitano, nata quando erano bambini e sopravvissuta a tutto ciò che di oscuro la vita può regalare. Un'amicizia che cresce con loro fino a diventare un amore selvaggio, graffiante come vetro spezzato, delicato e luminoso come un girasole. Un amore nato nonostante tutto e tutti, nonostante loro stessi per primi. Ma alle soglie dei vent'anni, la voce di Beatrice è stanca e strozzata. E il cuore fragile di Alfredo ha perso i suoi colori. Perché tutto sta per cambiare.

Commento personale
Ero entrata in libreria con l'intenzione di non comprare nulla. Ovviamente nemmeno stavolta sono riuscita a tenere fede al mio proposito, nonostante mi stia ripetendo che devo smetterla di leggere invece che studiare visto che ormai è l'anno della maturità.
La copertina mi ha colpita subito (e anche il prezzo devo ammettere visto che ormai i libri costano anche più di venti euro, un vero scandalo a mio avviso). La copertina con questa ragazza con un girasole e un ragazzo lontano, appena abbozzato, sfuocato seduto dietro di lei mi ha fatto venir voglia di leggere il romanzo.
Nella storia amore, odio e morte si mescolano fino a diventare quasi un solo sentimento.  Beatrice conosce Alfredo fin da quando è bambina e lo odia, lo odia in n modo così assoluto che non può fare a meno nemmeno di amarlo. Perchè ciò che insegna la storia è che non si può odiare qualcuno davvero senza amarlo. Alfredo è nella stessa posizione di Beatrice. La odia, la trova egoista e si ritrova sempre a fare la lotta con lei, ma non può fare a meno allo stesso tempo di amarla. E' come se i due fossero un solo essere, un solo cuore. Non possono davvero staccarsi perchè sarebbe come rompere un pezzo di sè.
Con un ambientazione grigia e infelice, in un mondo che sembra ai margini della società, i due giovani crescono e imparano - forse troppo presto - cosa significa essere adulti. Alfredo è insicuro, cade facilmente e Beatrice, quella egoista, quella che doveva mettere sempre se stessa per prima, si attacca l suo amore e graffia. Lo vive fino in fondo, resta anche se può scappare, andare lontano e chi lo sa magari dimenticare ed essere felice. Beatrice resta e Alfredo si è perso. 
Una storia che ti scuote fin dentro le vene, mentre il tempo scorre e ti sembra che tutto in realtà resti fermo davanti a due bambini che cercano di salvarsi. 
Il romanzo mi è piaciuto molto, nonostante usi un linguaggio volgare per rendere ancora più realistica l'ambientazione. Lo consiglio a tutti coloro che sono catastroficamente romantici e amano le storie d'amore sofferte. Quelle che non si dimenticano più.

Si era privato di qualcosa per non farmi soffrire.
Mi dicevo che al posto suo l'avrei fatto anche io, ma sapevo che non era vero. Io mi sarei messa a ridere l'avrei preso in giro. 
Io ero crudele, lui solo spaventato.
Ma non mi importava ero convinta che fosse in grado di sopportarlo. Era abbastanza forte da reggere al sacrificio. Presto gli sarebbe passata.
Perchè Alfredo si era innamorato davvero di lei. Ma io ero un pezzo di lui, e l'istinto di conservazione ha sempre la meglio sull'amore.