domenica 26 aprile 2015

La mia fuga più dolce - Chelsea M. Cameron

Il secondo capitolo della mini serie "My favourite mistake", l'atteso seguito di "Il mio sbaglio preferito"

Trama
Jos Archer viveva in un mondo perfetto, fino alla notte in cui cambiò tutto. Ora, dopo nove mesi, ancora non è riuscita a rimettere insieme i pezzi della propria vita, e nemmeno il fatto di avere cambiato college, andando a vivere con la sorella maggiore Renee, è sufficiente a farla sentire di nuovo normale. Finché un giorno non incontra Dusty Sharp, il tipico bad boy che si è prefissato di farla uscire dal suo guscio. Jos deve stare attenta a quel sorriso presuntuoso e a quello sguardo assassino, o si ritroverà presto a provare cose che non è più sicura di meritare. Ma se da un lato Dusty la sprona ad aprirsi e a parlare del suo passato, dall'altro anche lui nasconde dei segreti. Segreti che riguardano proprio la notte in cui il mondo è crollato addosso Jos. La verità li unirà ancora di più o li separerà per sempre?
Commento personale
Per quanto mi piaccia come scrive quest'autrice (ricordandoci sempre che non ho letto il libro in lingua originale quindi questo giudizio è relativo visto che molto dipende dalle scelte del traduttore) leggendo avevo sempre la sensazione di rivedere scene già conosciute. Insomma, questo libro, secondo me, manca totalmente di originalità. A pagina dieci già ti immagini come andrà a finire. L'unico colpo di scena che c'è stato - ho saltato sul letto ringraziando che ci fosse  - ad una seconda lettura si perde totalmente nel racconto. I libri sono belli quando rileggendoli continuano a darti i crampi allo stomaco e improvvisamente ti chiedi se finirà ancora come la volta precedente.
Jos non è più la ragazza di un tempo.  Il trucco pesante e le magliette nere hanno sostituito tutto quello che era. Si è nascosta dietro l'immagine della ragazza ribelle che è stanca di sentirsi dire cosa fare, ecco perché quando va a vivere dalla sorella Renee e questa le elenca tutte le regole della casa avrebbe solo voglia di vomitare. Non le piace quella casa dove tutti sembrano le coppiette dell'anno e vivono felicemente la loro vita. Non le piace avere il coprifuoco e dover dire sempre a tutti dove va e con chi e, sopratutto, non le piace Dusty, un ragazzo che è sempre nei paraggi e la fa mettere in continuazione sulla difensiva.
Jos, nonostante dica di essere cambiata perché non voleva più essere la figlia perfetta, ha un segreto che si porta dentro e la spezza in due. L'unico modo per scappare dal suo passato è fingere che non si mai successo, tenendo la verità sepolta con tutto quello che è successo nove mesi prima.
"Andava a mille all'ora e non riuscivo a starle dietro. 
Non avevo ancora ben assimilato quello che mi aveva appena rivelato. 
Ancora una volta, si trattava di qualcosa che era stato fatto a lei. 
Qualcosa di cui non aveva avuto il controllo. Hannah era una vittima. 
Io invece ne avevo creata una."
Dusty si perde negli occhi di Jos la prima volta che la incontra e per quanto cerchi di starle alla larga si ritrova sempre accanto a lei. Non è più il ragazzo che si droga e va alle feste, la sua vita ha preso una piega migliore. E' cresciuto e ha imparato a mettere al primo posto le cose che davvero contano, come i suoi amici e la musica.
 
 

Senza saperlo Jos e Dusty stanno facendo i conti con lo stesso tipo di dolore, che invece di unirli li porta sempre più lontani perché incapaci di aprirsi uno con l'altra. Ma quando verrà tutto fuori dovranno decidere se darsi una possibilità o lasciare che il passato continui a condizionare il futuro. 
 
 
 La serie "My Favorite Mistake" è composta da:
1. My Favorite Mistake (Il mio sbaglio preferito)
2. My Sweetest Escape (La mia fuga più dolce)

venerdì 24 aprile 2015

Pensavo di salvarti #15


Juliet

Sto passeggiando al mare con Ethan e lui mi stringe la mano. Passo le dita fra la sabbia e lui ride prendendo in giro i miei piedi.

- Oh, eddai, Juliet, sono proprio bruttini.

- Non è vero Eth, sono solo incompresi.

- Incomprese sono le persone, non le tue dita dei piedi, tesoro!

Mi stuzzica e io rispondo a tono. Ci divertiamo così noi. Noi, che bella parola, magari ci fosse davvero un noi, ma non c’è. Anche se sarebbe così facile fallo voltare per scherzo e poi zac rubargli un bacio, lui non si tirerebbe indietro e poi faremmo l’amore fra la sabbia ridendo e regalandoci sorrisi.

- Guarda Juliet un gabbiano.

Mi volto di scatto per vederlo e la mia testa sbatte contro il muro.

Muro?

Apro gli occhi piano cercando di mettere a fuoco cosa mi circonda e mi accorgo di essere nella mia stanza, sotto le coperte e ho appena sbattuto la testa proprio contro il muro.

L’ho sognato ancora. Lo sogno tutte le notti.

Mi volto verso l’orologio che segna le cinque e mezza e sospiro. Ancora qualche ora di tortura e poi potrò fingere di non essere sola in una stanza affollata invece che al buio. È più difficile mentire con se stessi al buio.

Guardo la finestra e mi accorgo solo ora che anche ieri sera l’ho dimenticata aperta. Nel mio inconscio penso di farlo apposta. La lascio aperta perché aspetto il ritorno di qualcuno. Aspetto lui, come sempre. Stupida, stupida, stupida, mi ripeto dentro, ma non funziona, ma non basta.

Ora credo di capire come si sentisse Penelope, ad attendere un uomo che non sapeva se sarebbe tornato, come sarebbe tornato, quando sarebbe tornato. Penelope tesseva la sua tela e poi la disfaceva solo per poter guadagnare tempo nell’attesa di suo marito. Forse il so cuore le ripeteva ogni giorno “solo oggi, solo ancora oggi” e poi si sa, non è mai solo oggi.

È domani, e il giorno dopo e il giorno dopo ancora.

Se lo ami, lo aspetti anche tutta la vita che tu lo dimostri o meno. Lo aspetti sposando un altro e facendoci dei figli magari, ma lo aspetti, ma lasci sempre una finestra un po’ aperta sperando che il vento sia clemente e ti porti il suo odore.

Mi giro su un fianco e chiudo gli occhi, pronti alle lacrime.

Questi giorni si sono presi troppe lacrime, non posso piangere anche oggi, non posso.

Audrey ultimamente mi chiama annaffiatoio. Molto ingiusto da parte sua che da quando ha conosciuto Francisco, o come lo chiama lei “il mio Francisco”, non fa altro che sorridere e sospirare descrivendo quanto sia meraviglioso.

Sono felice per lei, è ovvio. È la mia migliore amica ma… ma non riesco a non essere gelosa. Ogni volta che si prendono per mano o lui le apre la porta io sento una fitta di gelosia. Non di lui, non le invidio il ragazzo, le invidio la facilità del suo amore. I gesti spontanei. Gli sguardi persi.  Insomma, loro si sono conosciuti, sono usciti due volte e poi sono diventati inseparabili. E a me? A me perché non è successa una cosa del genere? Perché dovevo innamorarmi di un ragazzo così difficile? Così impossibile?

Scalcio via le coperte e mi alzo sbattendo la mano sull’interruttore per accendere la luce.

Apro l’armadio e inizio a frugare in mezzo ai vestiti, ero sicura di averlo messo qui.

Trovato! Prendo l’i-pod in mano e inizio a districare le cuffiette che come sempre sono intrecciate. Dopo qualche secondo mi infilo le cuffie e scorro la mia playlist.

Bello e impossibile.

Mi rintano sotto le coperte e sento riecheggiare nella mia mente il testo della canzone.

Bello e impossibile.

Sei tu.

Dopo quelle che sembrano ore ma in realtà sono solo pochi minuti con la coda dell’occhio vedo la porta della mia stanza aprirsi piano e mio fratello entrare con un sorriso malinconico sulle labbra.

Indossa la sua divisa stirata e lavata con al petto una medaglia e sono certa che abbia già pronto il cappello da qualche parte.

- Non pensavo di trovarti sveglia…

- Te ne saresti andato anche questa volta senza salutare, vero?

Eric si morde il labbro e sospira.

- Non mi piacciono le lacrime, dovresti saperlo.

Si sposta di qualche passo in avanti e poi sembra ripensarci e ne fa uno indietro. Lo guarda negli occhi e vorrei tanto vederci le lacrime, vorrei tanto che fosse triste quanto me all’idea di abbandonarmi ancora. Sono così egoista.

Alla fine muove la mano facendo un gesto strano e si siede sul mio letto abbracciandomi.

- Mi mancherai tanto, tornado. Davvero tanto. Mi manchi sempre tanto.

- Non andare.

- Devo – si massaggia il mento con la mano e continua – E’ il mio dovere, Juls. Voglio lottare per un mondo migliore.

E per me chi lotta? Chi resta qua accanto a me a lottare? Chi c’è ora?

Scuoto la testa decisa e inizio a piangere.

Eric allunga una mano e passa le dita fra i miei capelli.

- Piangi per me o per lui?

- Per tutto, Eric. Per tutto, ho paura di rimanere sola.

- Sono sempre con te, sorellina. Sempre, te lo giuro. E cercherò di chiamarti ogni volta che posso.

Annuisco e provo a sorridergli ma non credo di fare nulla di meglio di una smorfia.

Mio fratello esce dalla mia stanza e dopo qualche minuto di parole sussurrate che riecheggiano nella mia stanza dal piano di sotto la porta di casa sbatte e il vuoto mi riempie lo stomaco.

Come possa il vuoto riempire non lo capirò mai.

Ho imparato ad amare

Ho imparato ad amare" di Lia Riley è il titolo del primo romanzo della Love Map Series.
Editore: Newton Compton Editori
Lunghezza: 384 pagine
Prezzo ebook: Euro 4,99 
Prezzo cartaceo: euro 9,90
Data di uscita: 23 aprile 2015

Divertente, impertinente, spiritoso, sensuale, intenso, fenomenale.
Natalia Stolfi ha ventuno anni e sta cercando di gettarsi il passato alle spalle. La sua vita è a una svolta: sta per lasciare la California per andare a studiare sei mesi a Melbourne. Lì in Australia nessuno sospetta che in realtà quella studentessa dall’aria fresca e spensierata stia sprofondando sotto il peso di ricordi dolorosi. Tutto sta procedendo secondo i piani, fino a quando Talia non incontra un surfista dagli occhi verdi e ipnotici che sembra incredibilmente in grado di capirla, di andare oltre le apparenze. Bran Lockhart è reduce da una brutta delusione d’amore, eppure niente può renderlo cieco di fronte a quella ragazza californiana che lo costringe ad abbassare ogni difesa. Non ha mai voluto nessun’altra come vuole Talia, ma dovrà cercare di capire se quella che c’è tra loro è davvero la scintilla che brilla una sola volta nella vita… e che
nulla può spegnere. 

Ci sono storie d’amore che capitano una sola volta nella vita.

«Mi ha regalato infinite sensazioni. Romantico e struggente, vi rimarrà dentro ancora a lungo dopo che avrete finito il romanzo.»
Jennifer L. Armentrout alias J. Lynn, 1° in classifica del New York Times

 Off the Map:
1. Upside Down (Ho imparato ad amare) , 23 Aprile 2015 
2. Sideswiped  
3. Inside Out 




 


domenica 12 aprile 2015

Wattpad

Ho scoperto questa meravigliosa applicazione dove tutti possono gratuitamente pubblicare storie e leggerne davvero moltissime. Ci sono autori alle prime armi ma anche giovani o adulti che sanno scrivere davvero bene! Arrivo sempre dopo quando si tratta di elettronica perciò perdonatemi se l'informazione per voi è decisamente scontata e ripetitiva.




http://www.wattpad.com/myworks
A questo link potete trovare le mie storie! Sono ancora agli inizi, concedetemi il beneficio del dubbio.