Juliet
Mi sveglio di
soprassalto, levandomi di dosso le mani di Ethan.
Merda, sono le
sei.
- Ethan,
svegliati.
Lo scrollo ma
niente, lui continua a dormire russando senza fregarsene altamente di me.
Prendo un
cuscino e glielo sbatto addosso.
Lui si sveglia
subito cercando di mettere a fuoco la stanza.
- Buongiorno.
- Buongiorno un
cavolo Eth, vattene ora. Non è possibile che ogni volta che combini qualcosa tu
venga a nasconderti qui e poi alle sette si sveglino i miei e ti becchino in
camera mia.
Sospira e si
alza ma non riesce a reggersi in piedi e mi cade praticamente addosso.
Mi guarda negli
occhi e inizia a baciarmi il collo piano temendo che gli arrivi uno schiaffo.
Gli arrivano
molto spesso. Non può comportarsi così, o è solo un amico e tiene le mani
apposto oppure finalmente la smette con questa agonia e mi dice quelle due
parole.
Chiudo il pugno,
pronta a fargli male ma lui inizia a mordicchiarmi un orecchio e io gemo senza
potermi contenere.
Le sue braccia
mi stringono e si infilano sotto la maglietta del pigiama.
Rabbrividisco.
- Smettila.
Eth si scosta
subito.
- Come vuoi.
- Eth sai
benissimo che vorrei ma..
- Non
rincominciare Juliet. So bene come la pensi. Ma seriamente questo è tutto
quello che posso offrirti.
- Stai parlando
di sesso?
Eth mi guarda
storto e prende la prima cosa che gli capita a tiro e la lancia contro il muro.
Ho già assistito a questo troppe volte. Questa discussione finisce sempre così.
Respira,
cercando di calmarsi. Mi guarda negli occhi e mi prende per le spalle.
- Credi che fra
noi ci sia sesso Juliet? Dio, non ne posso più di questa discussione. Non ce la
faccio più a sentirti dire cose del genere. Io non ti amo. E nemmeno tu ami me.
Siamo amici e credo di non meritarmi parole così dure, quando hai bisogno io
corro subito.
- Scusami… lo so
e sai che lo stesso vale per me. Sai che farei qualunque cose per aiutarti ma
come puoi dire che non ti amo? Cosa ne sai tu di quello che sento?!
Il suo sguardo
si addolcisce e mi stringe forte al petto. Due piccole lacrime scendono piano
dai miei occhi.
- Perché lo
provo anch’io Juliet. Lo provo davvero. Lo sento questo incombente e pressante
uragano che ti fa a brandelli l’anima quando l’altro sta male. Siamo un cuore
unico ecco perché non puoi amarmi. Non è
amore piccola.
- Allora perché
mi baci e poi dici che non è amore.
- Juliet..
- Ti prego, per
una volta fammi capire.
- Ti voglio
Juliet e lo sai anche tu. Ogni tanto non riesco a tenere le mani al loro posto
e sbaglio. Ma so che tu me lo ricorderai sempre perciò sono tranquillo. La tua
prima volta non deve essere con uno stronzo come me.
- No, hai
ragione. Hai perfettamente ragione.
So di averlo
ferito ma lui non dice nulla, non controbatte.
Lui non mi ama,
non mi amerà mai.
Rimarrò sempre
l’amica del cuore, la seconda scelta le sere che non può tornare a casa o stare
con qualche ragazza.
- Devo andare
ora.
- Forse è
meglio, io ho scuola. E ce l’avresti anche tu.
- Lo so. Magari
poi ci faccio un salto.
- Eth, dovresti
smetterla di farci un salto e iniziare a impegnarti davvero. Vuoi perdere un
altro anno?
Si slaccia dal
mio abbraccio e mi guarda divertito.
- Sei proprio
carina quando ti preoccupi per me.
Ride ancora.
- Ti preoccupi
di un ragazzo di venti anni tu che ne hai quindici.
Sbuffo.
- Sono molto più
matura io di te.
Mi rivolge un
tenero sorriso, mi bacia la fronte e se ne va dalla finestra.
- Non esserne
così certa piccola. Ci vediamo dopo.
Le sue parole mi
arrivano distanti ma scuoto comunque la testa ridendo.
Eth, tu mi fai
tornare il sorriso sempre.
Com’è possibile
se questo non è amore?
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