Lena Valenti
La saga dei Vanir, di cui Il libro di Jade è il primo romanzo, ha venduto oltre 300.000 copie, scalando le classifiche nazionali.
Caleb è un uomo tormentato. Un Vanir, un essere immortale creato dagli dèi per proteggere gli umani da qualsiasi minaccia e dagli esseri accecati di sangue e potere. Ora è a Barcellona, con lo scopo di smascherare l’organizzazione che da anni perseguita e uccide quelli della sua stirpe. Ma è anche in cerca di vendetta, e il suo obiettivo principale è rapire Aileen, la figlia dello scienziato che sta usando i corpi della sua gente per esperimenti dolorosi e mortali. E lei dovrà dargli le risposte che cerca se vorrà sopravvivere. Ma Caleb non ha fatto i conti con il destino. Non può immaginare che la ragazza diventerà la sua più grande fonte di sensuale perdizione... Aileen ha una vita normale, senza grandi scosse; ma quando viene rapita dall’affascinante e terribile Caleb, viene trascinata in un mondo del quale non sospetta l’esistenza: un mondo fatto di magia e rituali sacri, di legami scritti nel destino e di una sensualità che va oltre ogni umana immaginazione. Lasciarsi andare non è mai stato così facile...
Commento personale
Questa autrice parte sicuramente con un punto a suo favore visto che (finalmente!!) ha scritto un libro fantasy dove, nonostante l'idea di fondo siano sempre i vampiri e i licantropi, ci ha messo un pò del suo. Il protagonsita infatti, Caleb, è un Vanir. Si, va bene, avete ragione pratcamente è un vampiro, visto che beve sangue ma non lo fa dagli umani, solo dalla sua compagna e inoltre l'autrice è riuscita a creare una storia mitologia dietro la nascita di questa specie. Non si è limitata a narrare per la milionesima volta di un vampiro succhiasangue che improvvisamente perde la testa per una ragazza che non ha un minimo di carattere. Caleb si innamora di Aileen, il personaggio che decisamente mi è piaciuto di più. Lei ha una vita normale, amici normali, forse una famiglia un pò fredda ma ha le idee chiare sul suo futuro, sul suo lavoro e si dà da fare per realizzare i suoi sogni. Un giorno però Caleb entra nella sua vita, la rapisce accusandola di aver ucciso il suo migliore amico e di fare esperimenti genetici sul corpo della sua stirpe, i Vanir appunto. E Aileen che non ha mai creduto nella magia e nel soprannaturale si ritrova catapultata in un mondo completamente nuovo e spaventoso fatto di emozioni forti e guerre sanguinarie.
E se fino a questo punto del libro ero rimasta affascinata per l'originalità ecco che parte il solito noioso clichè! Chiamato anche "sindrome di Stoccolma". La nostra bella Aileen si innamora perdutamente di Caleb, nonostante lui l'abbia maltrattata da quando l'ha vista la prima volta e l'abbia anche stuprata. Sinceramente, non ne posso più di libri dove gli uomini alla stregua di "Io Tarzan, tu Jane" saltano addosso a delle ragazze dopo cinque secondi, le stuprano, le tengono prigioniere, le accusano di essere loro nemici e poi per magia diventano la coppia del secolo. E' proprio vero che ormai il romanticismo sembra svanito nel nulla. Il problema, a parer mio, non è il sesso in sè nel libro ma il fatto che diventi la chiave di ogni libro. Ogni volta che i due devono fare pace o litigano finiscono per farlo, il sesso insomma sembra l'unica risposta ai problemi che vengono a crearsi fra i due innamorati. Ultimamente i libri fantasy sembrano una gara a chi riesce a rendere il proprio vampiro più sexy ed erotico! Ma insomma, un minimo di storia d'amore! Un minimo di originalità anche per quello che riguarda la storia fra i due, non solo per la rappresentazione dei vampiri!
La trama di per sè non è male, è anche ricca di azione ma la storia fra i due innamorati manca di qualcosa secondo me. Come i dialoghi. I pensieri profondi evidentemente non li fanno questi Vanir!
Mi dispiace, l'idea di fondo era molto buona ma non è riuscita ad esprimerla al meglio.
Spero che il suo prossimo libro mi faccia ricredere.
Serie dei Vanir
1. Il libro di Jade
2. El libro de la sacerdotisa
3. El Libro de la Elegida
4. El Libro de Gabriel
5. El libro de Miya
“Nè tu nè io siamo più umani. Gli umani possono ndare a letto con chi vogliono e perfino far finta di nulla quando incontrano la propria anima gemella; possono azzardarsi a ignorarla e scegliere di non stare con lei, oppure possono esserle infedeli, se ne hanno voglia. Noi no. I Vanir no: la passione che proviamo di fa male. Noi viviamo per la nostra metà. Tu sei la mia càraid e quindi anche tu vivrai per me. E non perchè io te lo stia ordinando, Aileen, ma perchè è il nostro modo di amare, di appartenere a qualcuno, di lasciarci coinvolgere e di impegnarci. E’ così che funzionano i nostri rapporti. Capisci?”
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