venerdì 31 agosto 2012

Damned

Claudia Palumbo
Primo romanzo dell'autrice, un altro Urban Adult Fantasy. Un altro certo, ma un pò troppo ispirato a Twilight della Meyer e al Diario del vampiro della Smith.
Trama
"Le canzoni non ti tradiscono", dice Ligabue. Ma le persone sì. Cathy, occhi blu e una ciocca viola che fa capolino tra i capelli nerissimi, lo ha scoperto quando Mirko, il suo primo amore, l'ha irrimediabilmente ferita. È per questo che ha messo in valigia la sua chitarra e i suoi diciott'anni, e ha lasciato la città dov'è nata, Napoli, per raggiungere la madre in Germania. E cercare, laggiù, di rimettere insieme i pezzi sparsi del suo cuore. Ma Cathy non sa che a Madenburg, cupa cittadina tedesca, l'aspetta il destino. Un destino che comincia quando, a un concerto nella nuova scuola, su di lei si posano gli occhi indagatori di Tristan e Konstantin Von Schaden, voce e basso della band del momento, i Damned. Due gemelli che non si assomigliano, se non per un particolare: la straordinaria bellezza. E il potere quasi ipnotico che i loro sguardi, e la loro musica, esercitano su Cathy. Tristan e Konstantin entrano così nella sua vita, sconvolgendo ogni certezza: perché custodiscono un antico segreto, e la loro è una storia maledetta, e maledettamente affascinante. Quando Cathy, attratta da entrambi, capirà di amare davvero uno solo dei due, scoprirà però che non sempre l'amore basta. A volte, s'intromette il destino, e quello di Cathy - anche se lei ancora non lo sa - è di lottare contro il Male. E contro le creature dell'ombra come i fratelli Von Schaden. Una scelta che solo il cuore può compiere, un duplice amore che sfida il tempo, una lotta epica tra Bene e Male.
Commento personale
Il libro non mi è dispiaciuto. La lettura è scorrevole e l'ambientazione carina. Ma oltre a questo io non ci ho trovato... nulla. Una fastidiosa vocina, continuava a dirmi dopo cinque pagine di lettura che questo libro è una copia di altri libri già letti. Ho scoperto poi che l'autrice stessa ha ammesso di essersi ispirata alla Meyer, ma ehi! Ispirata è una cosa, questo libro ha tutto della Meyer. C'è passione certo ed è scritto bene (per quel che posso dire io) ma manca di originalità. Gli manca quella marcia in più che fa passare il libro da un mero passatempo a una traccia dentro di te. Mi ha lasciato poco questa lettura ecco. Anche perchè, il conflitto interiore della scelta fra i due fratelli, uno buono e l'altro cattivo, che non si rifaceva a Twilight, ricordava tanto la Smith. 
Se vi piacciono le storie di vampiri e andate pazze per il genere questo libro fa per voi ma saprete già cosa aspettarvi.

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