venerdì 1 maggio 2015

Sei il mio sole anche di notte - Amy Harmon

TRAMA
Ambrose Young è bellissimo, alto, muscoloso, con lunghi capelli che gli arrivano alle spalle e uno sguardo che brucia di desiderio. Ma è davvero troppo per una come Fern Taylor. Lui è perfetto, il classico protagonista di quei romanzi d’amore che Fern ha sempre adorato leggere. E lei sa bene di non poter essere all’altezza di un ragazzo del genere… Ma la vita a volte prende pieghe inattese. Partito per la guerra dalla piccola cittadina di provincia in cui i due giovani sono cresciuti, Ambrose tornerà trasformato dalla sua esperienza in prima linea: è sfigurato nei lineamenti e profondamente ferito nell’anima. Fern riuscirà ad amarlo anche se non è più bello come prima? Sarà in grado di conquistarlo? Saprà curarlo e ridargli la fiducia in sé? Versione moderna de La bella e la bestia, il nuovo romanzo di Amy Harmon – dopo il grande successo di I cento colori del blu – ci dimostra che in ognuno di noi convivono una parte mostruosa e una meravigliosa creatura e che solo l’amore può essere capace di farle andare d’accordo.


Commento personale
Non mi capitava di leggere un romanzo con una tale dolcezza e sensibilità, con temi forti e affrontati con profondità e un pizzico di ironia da molto tempo.
Fern, come molte ragazze, non riesce a vedere al di là del suo aspetto fisico. Non riesce ad accettarsi e amarsi per quello che è. Vorrebbe assomigliare alla sua amica Rita, bella e ammirata. Ed è strano se poi si pensa che Fern vede suo cugino Bailey, malato di distrofia muscolare e costretto sulla sedia a rotelle, come una persona degna d'amore, indipendentemente dal suo aspetto. Fern si prende cura di lui da sempre, sono migliori amici e si dicono ogni cosa. 
Bailey rappresenta la forza e il coraggio in persona, perché anche se alle volte gli è impossibile non invidiare la vita degli altri, accetta ciò che gli è stato dato e ringrazia per avere la possibilità di vivere una vita piena più di tanta gente sana. Sulla sua sedia a rotelle, afferma lui stesso di aver dovuto scegliere fra la dignità di fare ogni cosa da solo e la possibilità di vivere ogni singola emozione con qualcuno accanto che lo aiuti.
Ambrose è il ragazzo che tutti vorrebbero essere, conosciuto da ogni persona in città e campione di lotta, è il sogno di Fern da quando è bambina. Ma Fern, che non riesce a guardarsi per chi è davvero sotto al guscio del suo corpo, pensa che mai uno come lui potrebbe innamorarsi di una ragazza brutta.
Quando Ambrose si arruola nell'esercito e parte con i suoi compagni, nessuno in città immagina che di cinque sarà l'unico a tornare e che non sarà mai più quello di prima. Una bomba esplosa vicino a lui gli ha portato via gli amici, i sogni, le speranze e il suo aspetto da modello. Una cicatrice gli sfigura il volto e non riesce a scenderne a patti.
Tre personaggi alle prese con le battaglie di tutti i giorni, dolori profondi o meno che li legano indissolubilmente. Perché il dolore è dolore, non è una gara, e ognuno di noi deve imparare a convivere con il proprio.
Un romanzo toccante e commovente sull'importanza dell'accettazione e del dolore. Perché non ami qualcuno fino in fondo, non sei stato felice con lui, se quando ti lascia non ti resta un vuoto dentro.

 
"La vera bellezza, quella che non svanisce e non crolla, ha bisogno di tempo. Di fatica. Di una resistenza incredibile. E’ la goccia lenta a creare una stalattite, il tremito della Terra a dare origine alle montagne, il continuo infrangersi delle onde a spezzare le rocce e smussare i margini più aspri. E dalla violenza, dalla foga, dalla furia dei venti, dal rombo delle acque, emerge qualcosa che è migliore, qualcosa che altrimenti non sarebbe mai esistito. Per questo noi resistiamo. Abbiamo fede che esista uno scopo più elevato. Speriamo in qualcosa che non possiamo vedere. Crediamo che ci sia un insegnamento nella perdita, che ci sia potere nell'amore, e che dentro di noi ci sia il potenziale di una bellezza tanto magnifica che i nostri corpi non possono contenerla."


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